BOLZANO ART WEEKS:
www.exibart.com/progetti-e-iniziative/baw-bolzano-art-weeks-2025-svela-i-progetti-vincitori-della-call-for-artists-remapping-land-marks/
www.bolzanoartweeks.com/pdf/BAW25_map.pdf
https://salto.bz/de/article/13102025/baw-kartoffel-trifft-kunst
The artistic research starts from the human body, which continually attracts my attention. Moving the gaze towards its interior you discover a set of new forms, entering the sphere of the microcosm, new structures are outlined. We discover links with the animal and plant world, we understand that there is a connection between all living beings. The body, understood as a volumetric encumbrance, can become a prerequisite for developing complexes of forms, imagining new organisms and worlds, arriving for example at an organic abstraction.
In all this, the morphological study is central. An example are the branches that can be glimpsed in the works; they induce the observer to find analogies and similarities between the different spheres of living beings. Other important aspects concern the symmetry of the body, the idea of the mirrored image and the repetition of modules.
In my practice, fundamentally focused on plastic art, I look at sculpture as a physical presence and material concretion, narration and anecdote have a very marginal importance. The choice to use different materials is part of an experimental and in some ways also playful approach. Plaster, cement, wax, wire, acrylic and epoxy resins are the main materials I work with.
La ricerca artistica parte dal corpo umano, il quale attira continuamente la mia attenzione. Spostando lo sguardo verso il suo interno si scopre un insieme di forme inedite, entrando nella sfera del microcosmo si delineano nuove strutture. Si scoprono legami con il mondo animale e vegetale, si intuisce che vi è un nesso tra tutti gli esseri viventi. Il corpo, inteso come ingombro volumetrico, può diventare un presupposto per sviluppare dei complessi di forme, immaginare organismi e mondi nuovi, giungendo per esempio ad un’astrazione organica.
In tutto ciò, lo studio morfologico è centrale. Un esempio sono le diramazioni che si intravedono nei lavori; esse inducono l’osservatore a trovare analogie e somiglianze tra le diverse sfere degli esseri viventi. Altri aspetti importanti riguardano la simmetria del corpo, l’idea dell’immagine specchiata e la ripetizione di moduli.
Nella mia pratica, fondamentalmente incentrata sull’arte plastica, guardo alla scultura come presenza fisica e concrezione materica, la narrazione e l’aneddoto rivestono un’importanza assai marginale. La scelta di usare diversi materiali fa parte di un approccio sperimentale e per certi versi anche ludico. Gesso, cemento, cera, fil di ferro, resine acriliche ed epossidiche sono i principali materiali con cui lavoro.
©2025 Christine Runggaldier
